La bici del canyon di Will Barta si è schiantata nella tappa 10 del Giro d’Italia

Will Barta ha spezzato la sua bici a metà durante una curva difficile durante la discesa scivolosa della 10a tappa del Giro d’Italia martedì.
Il pilota Movistar è sembrato scontrarsi con un muro nella parte in discesa del Passo delle Radici, facendo lo stesso incidente di Jay Vine (UAE Emirates Team) a 81 km dalla fine della giornata.
Barta non sembrava essere gravemente ferito, ma la sua Canyon Aeroad CFR è andata peggio, con la forcella che si è staccata dal telaio e la bici tenuta insieme solo dai cavi interni.
Di solito le bici rotte vengono nascoste rapidamente per compiacere gli sponsor, ma un fotografo di corse ha scattato una foto lungo la strada del canyon che si separa sopra.
Nel video condiviso da Eurosport, Barta può essere visto in piedi sul ciglio della strada, presumibilmente dopo essere scivolato fuori e aver colpito almeno uno dei muri dietro l’angolo con la sua bicicletta. La vite è rimasta a terra e si è rialzata, presumibilmente dopo essere scivolata fuori da se stessa. Uno spettatore ha quindi trascinato il canyon nel video fuori strada. Movistar quindi interviene per salvare Barta.
Sia Vine che Barta sono risaliti per i restanti chilometri di una tappa prevalentemente bagnata.
L’altro pilota Movistar caduto è stato Fernando Gaviria, a circa 10 km dal compagno di squadra, quando il gruppo si è schiantato sulla 196 da Scandiano a Viareggio, chilometri faticati in condizioni difficili.
Tre corridori sono stati costretti a ritirarsi dal Giro nella 10a tappa: Aleksandr Vlasov (Bora-Hansgrohe), Martijn Tusveld (DSM) e Simone Petilli (Intermarché-Circus-Wanty), riducendo il campo a 150.
Altri incidenti sulle strade bagnate di martedì sono stati Warren Barguil e Michel Ries (entrambi Arkéa-Samsic), Amanuel Ghebreigzabhier (Trek-Segafredo) e Lukas Pöstleberger (Jayco AlUla).
Dopo l’incidente di quest’ultimo, Pöstleberger è rimasto sconvolto quando un operaio che cercava di aiutarlo a uscire dalla strada si è scontrato con Alberto Bettiol (EF Education-EasyPost).
Tutti questi corridori sono stati in grado di risalire in sella, anche se l’entità degli infortuni del gruppo non è chiara.
Non è la prima volta al Giro d’Italia che il maltempo domina la gara con cadute. Nella quinta tappa, Primož Roglič (Jumbo-Visma), Mark Cavendish (Astana-Kazakhstan) e Remco Evenepoel (Soudal Quick-Step) hanno tutti avuto incidenti, quest’ultimo ha colpito il ponte due volte.

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